Vedremo più avanti quando è possibile che avvenga il pignoramento prima casa, quali sono i soggetti che possono pignorare la casa e quali sono i casi di impignorabilità della prima casa, cioè i casi in cui la casa non può essere pignorata.
Ma prima dobbiamo conoscere i principali creditori per capire se possono pignorare la prima casa. Per conoscere i casi in cui la prima casa è impignorabile, dobbiamo distinguere la tipologia di creditore principale.
la banca puo pignorare la casa
Il "Decreto del fare" indica che la prima casa non è pignorabile da parte di Equitalia (Agenzia delle Entrate), o altro Ente di riscossione pubblica, quando si hanno le seguenti situazioni:
Superati i 30 giorni dalla scadenza della rata del mutuo, e solo se ancora non sono stati superati i 180 giorni dal mancato pagamento, la banca può richiedere il pagamento della rata stessa con gli interessi aggiuntivi di mora.
Per questo motivo, come avviene per le banche e per tutti i creditori privati, le finanziarie possono pignorare la prima casa e non hanno alcun limite (possono farlo per qualsiasi importo di debito).
Devi sapere inoltre che non esiste nessun divieto di pignoramento della prima casa se in essa vive e risiede un bambino piccolo o un invalido. Non costituisce neanche motivo di impedimento il fatto che il debitore si trovi in condizioni economiche tali da non poter comprare un altro immobile o pagare un affitto. Ovviamente, tutto ciò è possibile se il creditore è in possesso di un titolo di esecutivo (una cambiale, un contratto, un decreto ingiuntivo) con valenza di Legge.
Non esiste invece un limite di denaro dovuto sotto al quale non è possibile pignorare la prima casa da parte di un creditore privato, tuttavia non vale la pena per il creditore intraprendere questo percorso per piccolissimi crediti.
Con le nuove regole europee in materia di default, la banca può procedere al pignoramento della prima casa se si è accumulato un ritardo superiore a 30 giorni ma inferiore a 180 nel pagamento di almeno 7 rate.
Spesso il pignoramento della casa non basta a estinguere i debiti, e non è rara la possibilità che una famiglia, dopo anni di sacrifici, si ritrovi senza casa e con il quinto dello stipendio pignorato fino alla chiusura del debito: insomma, anche a vita.
Il risultato è che il proprietario di una casa, a fronte di un grave problema che gli ha reso impossibile pagare alcune rate del mutuo, si ritrova a dover sgomberare il proprio immobile e a dover onorare altri debiti.
Per chiarire meglio alcune delle questioni più spinose legate al pignoramento della casa e per venire incontro a coloro che stanno cercando una soluzione a questo problema, arriva un decalogo stilato dalla Cappa & Associati che evidenzia il vero e il falso per diverse situazioni.
6. Mi hanno revocato il mutuo, posso comunque rientrare delle rate scadute, giusto? Falso. La revoca del mutuo comporta la decadenza del beneficio del termine, cioè, non esiste più un contratto tra debitore e banca. Di conseguenza non si può più fare un piano di rientro delle rate scadute e ricominciare a pagare perché non esiste più il mutuo. Anche se si sono trovati i soldi, o un nuovo lavoro, non si può più ricominciare a pagare le rate passate. Ormai il debito non è più delle sole rate scadute ma è totale: rate scadute + residuo mutuo. Inclusi interessi.
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Non è previsto, poi, un limite minimo di debito a partire dal quale il pignoramento immobiliare è possibile. Anche qualora il debito abbia un importo non elevato, il creditore può avviare tale procedura di esecuzione forzata. Tuttavia, un pignoramento immobiliare ha un costo vivo molto elevato e i tempi sono solitamente lunghi. Inoltre, non esiste nessuna preclusione qualora nella casa soggetta pignoramento risieda un bambino piccolo oppure un invalido.
Di solito la banca, prima diavviare la procedura di pignoramento, sollecita più volte il debitoreinadempiente a pagare il dovuto, ma se il ritardo si protrae nel tempo, o sesupera i 180 giorni dalla scadenza delle rate, la banca notifica al debitore unultimatum di pagamento entro 10 giorni trascorsi i quali potrà pignorare i benimobili e immobili del debitore necessari a coprire il credito.
È molto frequente la situazione di un immobile intestato a due coniugi o a due eredi, per esempio. A prescindere dalla percentuale di proprietà, la casa cointestata è soggetta a pignoramento da parte della banca; sebbene lo sia solo per la percentuale di possesso relativa al debitore. Ma attenzione, perché anche in questo caso è necessario conoscere approfondire la questione.
Il fatto è che oltre al danno economico, chi subisce il pignoramento vive un forte dolore emotivo. La casa è un valore sacro per tutti noi. È famiglia, amore, figli, storia di vita condivisa. La sola idea di perderla è insopportabile e spesso proprio in virtù di questa intollerabilità si nasconde la testa sotto la sabbia, dando anche credito a false teorie come quella sulla impignorabilità prima casa.
Queste sono anche le cause che portano al fallimento la ditta individuale di Antonio (NDF), con il conseguente sovraindebitamento che getta lui e sua moglie, Marianna (NDF), nella spirale infinita dei debiti contratti con la banca.
Cosa succede se il coniuge, proprietario della casa coniugale ma non assegnatario di questa, smette di pagare il mutuo e subisce il pignoramento? la risposta non è univoca e necessita di alcuni chiarimenti.
Pensi che la tua casa sia a rischio pignoramento? Sei stato già sollecitato dalla banca?Non perdere tempo prezioso e agisci prima che sia troppo tardi! Prenota immediatamente una video call con il nostro avvocato esperto in materia che troverà la giusta soluzione al tuo problema.
Buona sera se è possibile mi servirebbe un informazione non sto pagando il prestito personale con findomestic per motivi di lavoro faccio residenza da solo da 8 anni in una casa di mia mamma. Possono andare sui beni di mia madre o padre.
Salve vorrei delle risposte alla mia domanda..mio padre ha comprato casa con convivente e sono entrambi intestatari..se lui un giorno non ci Sarà più,chi pagherà?la convivente anche lei intestatari o noi figli?
Salve, per evitare pignoramento verso terzi. Andrò ad abitare con mio suocero. Posso fare un elenco e farlo autenticare dal notaio dei beni preesistenti presso quella casa prima di andare ad abitare? in modo che sia evidente che i beni appartengono a mio suocero?
Per le ragioni spiegate nel post il trasferimento della residenza del tuo compagno a casa tua comporta il rischio del pignoramento dei beni presenti nella casa. Meglio sarebbe evitare il trasferimento della residenza.
Ciao a tutti, vi spiego in breve la mia attuale situazione.I miei genitori hanno casa ipotecata con quote 50% ciascuno. Il mutuo non è stato piu pagato per fallimento attività familiare e restano circa 120.000 euro da dare alla banca.Nel frattempo la casa è stata pignorata (solo dalla banca)e siamo arrivati alla prima asta, che si terrà a metà dicembre. (prezzo base 125.000 e offerta minima 93.000).Oggi con l'avvocato abbiamo provato ad inviare una richiesta di saldo e stralcio alla banca di 60.000 euro che darei io ai miei genitori, e loro alla banca, per ritirare gli atti (quindi pignoramento e ipoteca) e nella stessa gioranta, fare il trasferimento delle loro quote, a me.Ad oggi non risultano altri creditori. Mia mamma sicuramente non li ha ma mio padre non saprei, dato che non ho modo di parlarci.L'avvocato mi ha detto che non è un operazione esente da rischi, cioè che nel frattempo viene tolto il pignoramento, un altro creditore potrebbe "bloccare" la cessione della casa dai miei genitori a me, prima che questa venga fatta dal notaio. Altri amici che hanno avuto esperienze simili in famiglia mi hanno pure detto di stare attento dato che anche a distanza di mesi o anni altri creditori potrebbero far decadere la cessione della casa dai miei genitori a me.Da premettere che il fallimento è dimostrabile e che mia mamma ha ancora la residenza lì come prima casa e nessuno dei due possiede altro. Possibile che potrei trovarmi qualche creditore che faccia fallire l'operazione?Non esiste un metodo sicuro che mi faccia risolvere al meglio questa situazione? Purtroppo questa è la cifra massima che ho a disposizione, inoltre è una casa che non vale piu di 100.000 e che sicuramente non comprerei a 93.000.Qualsiasi consiglio è veramente molto gradito, grazie
Si sono estraneo alla situazione di fallimento e nn ho debiti.Purtroppo si presuppone che la seconda asta non vada deserta, dato che in 2 settimane gia sono venute 3 persone a visionare casa con l'ufficiale giudiziario, più altre due persone che abitano nel palazzo ci hanno chiesto informazioni. 72.000 è un ottimo prezzo per la zona e per la casa quindi al 99% verrà venduta alla seconda.
PS: Se è gia stata avanzata la proposta di saldo e stralcio, e la banca l'accetta e io dovessi rinunciare, cosa potrebbe accadere? anche se sinceramente la vedo come unica possibilità di salvare la casa. Vorrei solo capire con quente probabilità un secondo eventuale creditore o l'agenzia delle entrate possa fare azione revocatoria sulla compravendita tra me e i miei genitori.
La probabilità è molto alta pari al 100% anche perchè con saldo e stralcio Lei non risolve intervenendo nella procedura un altro creditore , di che cifre stiamo parlando ? Faccia uno sforzo e la compri Lei nel primo esperimento , essendoci altri creditori e chiudendo solo la banca non risolve . 2ff7e9595c
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